KEYWORDS: Passaggio Generazionale, Temporary Manager, Consulenza aziendale, Gestione delle Relazioni.

1. Casi di Studio: risultati da passaggi generazionali

Una bomba a orologeria che 2 volte su 3 scoppia.

Di seguito andiamo ad analizzare quanto si è imparato ad oggi sui passaggi generazionali in ambito famigliare.

È ormai assodato da ricerche di enti, università e camere di commercio, che la nomina di un manager professionista esterno alla famiglia, un temporary manager, facilita il passaggio e mantiene in piedi il business, ed è quindi fortemente consigliato.

I passaggi generazionali di successo che abbiamo condotto in prima persona lo confermano.

Per un’azienda a conduzione familiare, il passaggio generazionale è uno degli eventi più critici.

Oltre ai normali problemi aziendali, si instaurano una serie di situazioni in cui l’emotività ha il sopravvento

Per questo motivo le statistiche narrano che solo 1 azienda su 3 sopravvive al passaggio generazionale.

Questo significa che, dopo aver lavorato una vita, il fondatore dell’azienda, se ancora in vita, vede il mondo che aveva costruito disfarsi davanti agli occhi.

Definizione di passaggio generazionale: in una azienda è quel momento in cui una nuova generazione di manager o proprietà ne assume il controllo.

Allora c’è da chiedersi: “Ma mio figlio / mia figlia sarà in grado di portare avanti l’azienda?”

Non ci vuole un genio per capire che chi ha fondato un business, abituato al comando, tende a sentirsi superiore ai figli che non considera all’altezza del compito.

Inoltre, questo passaggio segna per il fondatore la sensazione di avvicinarsi alla fine, alla quale umanamente ci si ribella il più possibile.

Quindi si evita o si ritarda il più possibile il passaggio. E in genere questo risulta a posteriori essere stato un errore.

Dall’altra parte il giovane ha vissuto i normali contrasti emotivi con i genitori, e non possiamo escludere che non vi siano situazioni emotive radicate di sofferenza.

Vanno dal desiderio di rivalsa dalla paura/desiderio di essere simile al genitore, all’affettività mancata, e molto altro.

Infine, il giovane ha il desiderio di aggiornare l’azienda alle novità, alla nuova tecnologia, ai nuovi modi di essere e lavorare, … il che genera contrasti di tutti i tipi.

Come non bastasse vi è la vecchia guardia.

I dipendenti che hanno lavorato lì da 40 anni, sono timorosi di eventuali cambiamenti e temono che si possano riflettere su loro stessi. Poi vi è la giusta fedeltà a chi per anni ha portato aventi la baracca. Quindi guardano con sospetto al cambio della guida.

Ma non si creda che sia più facile o meno indolore il caso in cui, sfortuna vuole, il titolare manchi improvvisamente o troppo presto.

Il giovane si trova incaricato di punto in bianco della responsabilità dell’azienda senza aver prima costruito l’esperienza necessaria per gestire una azienda.

Oppure quando il titolare decide di passare la conduzione dell’azienda ad un dipendente, che a quel punto, in presenza di figli si generano delle vere e proprie battaglie emotive.

Nel caso in cui invece non ci siano figli o siano molto piccoli, abbiamo visto come le stesse dinamiche emotive del rapporto padre-figli si instaurano qui nel rapporto fondatore-dipendente, senza che vi sia quell’amore che è presente, anche se spesso inespresso, tra genitori e figli.

Si capisce che il passaggio generazionale ha tutti gli elementi per essere una bomba a orologeria. E i numeri dicono che più di 2 volte su 3 scoppia.

passaggio generazionale temporary manager
Passaggio Generazionale

2. Temporary manager nel passaggio generazionale.

Il terzo soggetto che protegge parti e il business.

Affrontiamo qui alcuni dei principali effetti e motivi della presenza di questo terzo soggetto.

Innanzitutto, il Temporary Manager non è né dalla parte del fondatore, né da quella dei figli. Ma ha il compito di proteggere il business.

Certamente ha gestito altre aziende e sa come fare. Quindi ha l’esperienza e le qualità necessarie per portare o mantenere l’impresa al successo.

In più, nel caso del passaggio generazionale, deve avere il tatto per gestire i contrasti emotivi. Nonchè la sensibilità di farsi eventualmente coadiuvare da uno psicologo, che supporti le varie parti in causa.

2.1 Dalla parte dei figli.

Aiuta, forma e non rimane.

Innanzitutto, i figli sanno che il temporary manager non è lì per restare, e che non cercherà di sottrare l’azienda.

Protegge il business ed è il loro migliore amico perché li forma e guida, mentre assumono i loro nuovi compiti.

2.2 Dalla parte dei Padri.

L’azienda è salva.

Il fondatore sa che l’azienda è sicura qualunque cosa succedesse, anche se se ne andasse imporvvisamente. Il duro lavoro di decenni è protetto.

Inoltre il Temporay Manager è in grado di mediare con le rivoluzioni che i figli vorrebbero apportare domani mattina.

2.3 Conclusioni

Il Temporary Manager è necessario.

Il Passaggio generazionale è un momneto molto complesso nella vita di una impresa e sono molti i fattori da dover gestire. Dal fatto che la compagine sociale può variare in molti modi e non sempre il risultato finale è quello che la generazione precedente aveva in mente.

Oltre al normale tumulto organizzativo che avviene quando vi è un cambio al vertice, nel caso dei passaggi generazionali di imprese famigliari, entrano in gioco emozioni, affettività, valori, ripicche e stati mentali che interferiscono e a volte prendono il sopravvento.

Infatti, la mortalità delle aziende famigliari durante tali passaggi è oltre il 66% se avvengono senza l’ausilio di un Temporary Manager. Per questo motivo, enti, università e camere di commercio consigliano vivamente l’utilizzo.

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